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ISRAELE

L’Ospizio e il Santuario
sul Monte delle Beatitudini

    

Nel 1907 il fondatore dell’Associazione, il Sen. Schiaparelli, acquistò una parte del monte detto “delle Beatitudini” e precisamente la parte che guarda verso il lago di Tiberiade (o Mare di Galilea) e subito progettò la costruzione di un ospizio destinato ad accogliere i pellegrini che si recavano in quella zona che comprende le rovine di Cafarnao, la chiesa del “Primato di Pietro” e quella della “Moltiplicazione dei pani e dei pesci” Ma, a causa di varie difficoltà, non ultime quelle di carattere finanziario, dovette ripiegare sulla istituzione di un ambulatorio. Soltanto qualche anno dopo poté dar inizio alla costruzione dell’Ospizio, ma per difficoltà di clima, di mano d’opera, di rapporti con i beduini locali e successivamente con la guerra (a quel tempo quelle terre erano sotto l’impero Ottomano, alleato con gli Imperi Centrali) e sia per i problemi del dopo guerra, soltanto nel 1925 l’Ospizio, affidato alle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, che ancor oggi lo reggono, poté iniziare la sua attività accogliendo un gruppo di pellegrini italiani.

Purtroppo, data la vetustà dell’edificio e la natura del terreno, costituito da blocchi basaltici separati da strati di argilla si sono verificati, negli ultimi 15 anni, problemi di staticità tanto che, nel 1986, l’Ospizio dovette essere chiuso. Fino a quel momento da ogni parte del mondo venivano all’Ospizio pellegrini per seguire corsi di studio, momenti di riflessione e di preghiera. In media, ogni anno, 5000 pellegrini usufruivano del posto di ristoro.

Usufruendo dei pochi fondi disponibili e grazie all’aiuto consistente di alcune organizzazioni e singole persone, L’Ospizio ha potuto essere ristrutturato completamente lasciando intatta la parte esterna, ma rifacendo totalmente fondazioni e struttura interna, e dai primi mesi del 1996 ha ripresola la sua funzione di centro di raccoglimento e di preghiera, così come lo aveva voluto il Sen. Schiaparelli.

Nel 1938 venne ultimato l’adiacente santuario su progetto dell’architetto Barluzzi. Da quel momento, salvo la triste parentesi della guerra, il flusso dei pellegrini che salgono al santuario per pregare e celebrare l’Eucaristia è stato in continuo aumento, fino a raggiungere e superare il mezzo milione di presenze all’anno. Negli anni 1989/90 la parte inferiore del santuario è stata ristrutturata e trasformata in una cappella dove i gruppi che lo desiderano, possono ritirarsi a pregare in una relativa solitudine.

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